Videosorveglianza e protezione dei dati personali!

La corretta gestione dei dati personali trattati da sistemi di videosorveglianza è un tema complesso che coinvolge diverse normative, oltre al Regolamento UE 2016/679, che spaziano anche in ambiti diversi da quello della protezione dei dati. Infatti, per la corretta gestione degli impianti di sorveglianza e dei relativi dati trattati è necessario rispettare anche lo Statuto dei lavoratori.

videosorveglianza e protezione dei dati

Videosorveglianza e normativa di riferimento

In ambito videosorveglianza l’attuale normativa privacy di riferimento è composta dal Regolamento UE 2016/679 e dal decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”  novellato dal decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018. Inoltre, il tema videosorveglianza è trattato dalle linee guida Guidelines 3/2019 on processing of personal data through video devices adottate dall’EDPB (European Data Protection Board) il 10 luglio 2019 che superano i provvedimenti adottati in precedenza dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

L’altra normativa di riferimento per la sorveglianza è lo Statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300, Statuto nel prosieguo) nel quale all’art. 4 si dichiara che “gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale.

Accordo collettivo o autorizzazione? 

L’articolo 4 dello Statuto prevede che i sistemi di videosorveglianza possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali.

In mancanza di accordo sindacale, è impossibile l’installazione dei sistemi di sorveglianza previa autorizzazione delle sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

Sottolineiamo che non è consentita l’installazione di sistemi di videosorveglianza finalizzate al controllo diretto della prestazione lavorativa eseguita dal dipendente. Inoltre, si segnala, che i dati personali raccolti  possono essere utilizzati per fini disciplinari o comunque connessi al rapporto di lavoro solo nel caso in cui essi siano stati raccolti nel rispetto del principio della trasparenza previsto dal Regolamento. Ovvero, se non è stata preventivamente fornita la corretta informativa sul trattamento dei dati personali i dati non potranno essere utilizzati per fini disciplinari.

 

Informativa degli interessati

Il principio della trasparenza sancito dall’art. 12 del Regolamento impone al titolare del trattamento l’obbligo di informare gli interessati per garantirne i diritti. Un approfondimento sui diritti degli interessati è disponibile al seguente link.

Per un’efficace informazione agli interessati, l’EDPB nelle sue linee guida consiglia di adottare la seguente strategia:

  • utilizzo di un cartello di avvertimento (informativa breve) al fine di informare che l’area è sottoposta a videosorveglianza. Esso deve contenere l’indicazione del titolare del trattamento, le finalità, richiamo ai diritti degli interessati e l’indicazione di dove trovare un’informativa completa;
  • predisposizione di un’informativa completa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento da mettere a disposizione in un luogo facilmente accessibile all’interessato.

 

Videosorveglianza e Regolamento: le sanzioni

Le sanzioni amministrative sono previste dall’art. 83 del Regolamento e sono divise in due categorie: quelle fino a 10 milioni di euro, o per le imprese fino al 2% di tale fatturato, quelle fino a 20 milioni di euro, o per le imprese fino al 4% di tale fatturato.

L’applicazione di una soglia o dell’altra dipende dagli articoli del Regolamento di cui non si rispettano gli obblighi. Nel caso specifico, le sanzioni possono arrivare fino a 20 milioni di euro, o per le imprese fino al 4% di tale fatturato.

Conclusioni

Qualunque sia il tuo business, la corretta gestione dei sistemi di videosorveglianza è fondamentale per il suo successo e per evitare sanzioni. Infatti un impianto non a norma è facilmente identificabile: basta non avere i cartelli di avvertimento corretti.

Per la tutela del tuo business e della immagine aziendale, disponiamo di professionisti in grado di rispondere a qualsiasi tua esigenza. Nello specifico, per la gestione della videosorveglianza, provvederanno a realizzare tutte le attività necessarie alla corretta gestione dei dati personali trattati attraverso di essa. 

Per qualsiasi richiesta d’informazioni non esitare a contattarci!

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